Voyages en français

Miroirs4 classes 4 pays 2011-2012

Projet collaboratif entre classes d’Allemagne, d’Espagne, d’Italie et de Grande-Bretagne.

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Gentilezza in Italia

Le convenzioni di comportamento italiane si inseriscono normalmente nel profilo europeo, in cui ci sono radici comuni a gran parte degli stati. In Italia le regole di comportamento prevedono un ampio “range” che va dai piccoli gesti quotidiani alle vere e proprie buone maniere. Ci sono molte regole che non sono scritte, bensì radicate negli usi e nei costumi della società, forti tanto quanto una legge.

Reportage realizzato da Rachele nell’ambito del progetto 4 classes, 4 pays.

A casa altrui
Se in certi paesi è usanza mangiare da un unico piatto utilizzando le mani, in Italia è assai sgradevole, proibito in pubblico. Allo stesso modo, a tavola è gentile e rispettoso mantenere un atteggiamento decoroso, aspettare che ognuno abbia il piatto pieno per iniziare e assicurarsi che tutti abbiano finito prima di abbandonare la tavola. Queste due ultime piccole regole si osservano in particolare quando si è ospiti o in presenza di estranei ; rimanendo nell’ambito ospiti e padroni di casa, quando si è invitati a pranzo o a cena, è gentile arrivare sempre dieci minuti/ un quarto d’ora in ritardo, in modo da dare ai padroni di casa il tempo per preparare tutto al meglio.

Esistono convenzioni sociali troppo rigide ?
E’ gentile, da parte di un uomo, lasciar passare per prima una donna da una porta o quando si mangia insieme pagarle il conto. Non tutti gli uomini hanno ben presente quest’ultimo punto ma le donne non se la prendono. Si dimostra gentilezza e buona educazione, con gli estranei specialmente, non monopolizzando le conversazioni narrando solo della propria vita, morte, miracoli o dei propri problemi.
Quando ci si parla, si dimostra maleducazione nel voler sempre pretendere l’ultima parola, nell’usare toni di voce inadeguati o non permettendo all’altro interlocutore di esprimersi. È molto educato e gentile – ovvio, anche se non tutti lo fanno- avvisare di un ritardo, di un anticipo, di un’assenza. Arrivare in ritardo ad un appuntamento o addirittura saltarlo, “tirare un bidone” è sgradevole, in quanto mette in uno stato di disagio la persona che aspetta.

In ambito professionale
È buona regola non presentarsi a esami o colloqui di lavoro in abiti dismessi, troppo originali, scollati o corti. Per le donne soprattutto è consigliabile essere il più discrete possibili. Passando per altri mille codici fantasma ma estremamente condizionanti nella vita di una comunità, è sinonimo di gentilezza mostrare modi di fare accomodanti, indossare sorrisi e parlare con un tono di voce piacevole per chi ascolta. La regola più ovvia, che si trova anche scritta dentro i mezzi pubblici e i supermercati, sono dare qualsiasi precedenza agli invalidi, ai portatori di handicap, agli anziani, alle donne in gravidanza. Le strisce pedonali sono disegnate appunto per i pedoni, un automobilista gentile le rispetta.

Un problema di atteggiamento ?
Restringendosi invece alla sfera personale, è molto gentile essere gratificante verso le persone care, far sapere a loro che li si pensa mandando cartoline dai viaggi, facendo loro trovare piccole sorprese ; insomma, sono ancora i piccoli gesti quotidiani a fare la differenza. Le regole di gentilezza non sono scritte : sta al singolo cercare di formarsi in modo da fornire un supporto alla comunità in cui vive. Gentilezza è invogliare ad essere migliori.
Tutti sono capaci –in genere- di lasciar passare qualcuno alla cassa del supermercato.
Ma quanti sanno destreggiarsi nelle buone maniere e nelle piccole gentilezze di tutti i giorni ? Nessuno ci riesce mai perfettamente, ma questo è normalissimo. L’importante è cercare sempre di pensare a quanto sia corretto il gesto che si è in procinto di compiere.

Fonti :
Movimento Mondiale per la Gentilezza/
Donneoggi : piccola guida alle buone maniere
Il corriere della sera : Sì, noi italiani siamo maleducati

Secondo voi, gli italiani sono veramente maleducati o al contrario troppi pignoli su certe convenzioni ?

Gentilezza in Italia

Reportage realizzato da Rachele nell’ambito del progetto 4 classes, 4 pays.

A casa altrui
Se in certi paesi è usanza mangiare da un unico piatto utilizzando le mani, in Italia è assai sgradevole, proibito in pubblico. Allo stesso modo, a tavola è gentile e rispettoso mantenere un atteggiamento decoroso, aspettare che ognuno abbia il piatto pieno per iniziare e assicurarsi che tutti abbiano finito prima di abbandonare la tavola. Queste due ultime piccole regole si osservano in particolare quando si è ospiti o in presenza di estranei ; rimanendo nell’ambito ospiti e padroni di casa, quando si è invitati a pranzo o a cena, è gentile arrivare sempre dieci minuti/ un quarto d’ora in ritardo, in modo da dare ai padroni di casa il tempo per preparare tutto al meglio.

Esistono convenzioni sociali troppo rigide ?
E’ gentile, da parte di un uomo, lasciar passare per prima una donna da una porta o quando si mangia insieme pagarle il conto. Non tutti gli uomini hanno ben presente quest’ultimo punto ma le donne non se la prendono. Si dimostra gentilezza e buona educazione, con gli estranei specialmente, non monopolizzando le conversazioni narrando solo della propria vita, morte, miracoli o dei propri problemi.
Quando ci si parla, si dimostra maleducazione nel voler sempre pretendere l’ultima parola, nell’usare toni di voce inadeguati o non permettendo all’altro interlocutore di esprimersi. È molto educato e gentile – ovvio, anche se non tutti lo fanno- avvisare di un ritardo, di un anticipo, di un’assenza. Arrivare in ritardo ad un appuntamento o addirittura saltarlo, “tirare un bidone” è sgradevole, in quanto mette in uno stato di disagio la persona che aspetta.

In ambito professionale
È buona regola non presentarsi a esami o colloqui di lavoro in abiti dismessi, troppo originali, scollati o corti. Per le donne soprattutto è consigliabile essere il più discrete possibili. Passando per altri mille codici fantasma ma estremamente condizionanti nella vita di una comunità, è sinonimo di gentilezza mostrare modi di fare accomodanti, indossare sorrisi e parlare con un tono di voce piacevole per chi ascolta. La regola più ovvia, che si trova anche scritta dentro i mezzi pubblici e i supermercati, sono dare qualsiasi precedenza agli invalidi, ai portatori di handicap, agli anziani, alle donne in gravidanza. Le strisce pedonali sono disegnate appunto per i pedoni, un automobilista gentile le rispetta.

Un problema di atteggiamento ?
Restringendosi invece alla sfera personale, è molto gentile essere gratificante verso le persone care, far sapere a loro che li si pensa mandando cartoline dai viaggi, facendo loro trovare piccole sorprese ; insomma, sono ancora i piccoli gesti quotidiani a fare la differenza. Le regole di gentilezza non sono scritte : sta al singolo cercare di formarsi in modo da fornire un supporto alla comunità in cui vive. Gentilezza è invogliare ad essere migliori.
Tutti sono capaci –in genere- di lasciar passare qualcuno alla cassa del supermercato.
Ma quanti sanno destreggiarsi nelle buone maniere e nelle piccole gentilezze di tutti i giorni ? Nessuno ci riesce mai perfettamente, ma questo è normalissimo. L’importante è cercare sempre di pensare a quanto sia corretto il gesto che si è in procinto di compiere.

Fonti :
Movimento Mondiale per la Gentilezza/
Donneoggi : piccola guida alle buone maniere
Il corriere della sera : Sì, noi italiani siamo maleducati

Secondo voi, gli italiani sono veramente maleducati o al contrario troppi pignoli su certe convenzioni ?

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